Anemia Sideropenica: definizione, cause, sintomi e trattamenti

Molti non sanno che esistono oltre 400 tipologie di anemie diverse, alcune acquisite, altre ereditarie, altre ancora particolarmente rare. Fra le più note vi sono:

  • l’anemia da carenza di ferro/acido folico/vitamina B12 o vitamina C;
  • l’anemia emolitica (quando il midollo osseo non riesce a mantenere i ritmi corretti per la produzione di globuli rossi);
  • l’anemia emolitica autoimmune (quando il corpo produce anticorpi nemici dei globuli rossi);
  • l’anemia falciforme (quando l’emoglobina presenta una struttura anomala, e determina una carenza di ossigeno nel sangue);
  • l’anemia aplastica (particolarmente pericolosa, si verifica quando il midollo osseo di non riesce a produrre globuli rossi, globuli bianchi e piastrine);
  • l’anemia da malattia cronica (dovuta a malattie come per esempio l’AIDS, il cancro, l’epatite).

Tra tutte, la più comune è appunto l’anemia da carenza di ferro, nota anche come anemia sideropenica.

Cos’è l’anemia Sideropenica? Ecco la definizione

L’anemia sideropenica (dal latino sìderos = ferro e penìa = povertà), o anemia marziale, si verifica quando l’organismo presenta un deficit del livello di ferro. Il ferro è un minerale determinante per diverse funzioni biologiche importantissime, come la formazione dell’emoglobina e quindi il trasporto dell’ossigeno nel sangue. Nella maggior parte dei casi è dovuta a cattive abitudini alimentari, a particolari perdite ematiche, o ancora a problemi di assorbimento. Può verificarsi a qualunque età: ne soffrono soprattutto bambini, adolescenti, donne in età da gravidanza e talvolta anziani.

Sintomi

L’anemia da carenza di ferro può essere così leggera da passare inosservata, specie nelle fasi iniziali.
Ma a lungo andare, se ignorata, manifesta sintomi quali:

  • Affaticamento estremo
  • Debolezza
  • Pelle pallida
  • Dolore al petto, battito cardiaco accelerato o mancanza di respiro
  • Mal di testa, vertigini o stordimento
  • Mani e piedi freddi
  • Infiammazione o dolore della lingua
  • Unghie fragili
  • Voglie insolite per sostanze non nutritive, come ghiaccio, sporco o amido
  • Scarsa appetito, specialmente nei neonati e nei bambini

Cause

Fra le principali cause di anemia sideropenica vi sono:

  • Perdita di sangue
    I soggetti con perdite ematiche lente e croniche possono soffrire di anemia sideropenica. Ad esempio la presenza di ulcera peptica, ernia iatale, polipo del colon o tumore del colon-retto; ma anche alcune condizioni più comuni come le emorroidi o ancora il semplice ciclo mestruale nelle donne (specie se particolarmente violento).
  • Dieta a basso contenuto di ferro
    A secondo delle abitudini alimentari di un soggetto, cambia l’indice di ferro presente nel suo organismo.
    Una dieta povera di carne, uova e verdure a foglia verde, è spesso fra le cause più comuni dell’anemia sideropenica.
  • Incapacità di assorbire il ferro
    Alcuni disturbi intestinale possono influire negativamente sulla capacità dell’intestino di assorbire i nutrienti dal cibo digerito tra cui il ferro. Uno di questi disturbi è la celiachia.
  • Gravidanza
    Durante la gravidanza le riserve di ferro vengono impiegate come fonte di emoglobina per il feto in crescita.

Fattori di rischio

I seguenti gruppi di persone hanno maggiori probabilità di ammalarsi di anemia sideropenica:

  • Donne: a causa del ciclo mestruale.
  • Neonati e bambini: in particolare quelli con basso peso alla nascita o nati prematuramente.
  • I vegetariani: a causa di una dieta povera di ferro.
  • Frequenti donatori di sangue: poiché la donazione frequente può esaurire le riserve di ferro.

Conseguenze e complicazioni

L’anemia da carenza di ferro lieve di solito non causa complicanze. Tuttavia, se non trattata, può diventare grave e portare a problemi di salute, tra cui:

  • Problemi di cuore. L’anemia da carenza di ferro può portare a battito cardiaco rapido o irregolare. Il tuo cuore deve pompare più sangue per compensare la mancanza di ossigeno trasportato nel sangue quando sei anemico. Questo può portare ad un ingrossamento cardiaco o insufficienza cardiaca.
  • Problemi durante la gravidanza. Nelle donne in gravidanza, l’anemia da carenza di ferro grave è stata collegata a parti prematuri e bambini con basso peso alla nascita. Ma la condizione è prevenibile nelle donne in gravidanza che ricevono supplementi di ferro come parte della loro assistenza prenatale.
  • Problemi di crescita. Nei neonati e nei bambini, una grave carenza di ferro può portare ad anemia e ritardare crescita e sviluppo. Inoltre, l’anemia da carenza di ferro è associata ad una maggiore suscettibilità alle infezioni.

Esami e valori ottimali

Per diagnosticare l’anemia da carenza di ferro, è necessario sottoporsi ad esami del sangue, per verificare:

  • Dimensione e colore dei globuli rossi: in un soggetto affetto, i globuli rossi sono più piccoli e di colore più chiaro.
  • Ematocrito, ovvero la percentuale del volume del sangue costituito dai globuli rossi: i livelli normali sono in genere tra il 34,9 e il 44,5% per le donne adulte e il 38,8-50% per gli uomini adulti. Questi valori possono variare in base all’età.
  • Livello di Emoglobina: l’intervallo di emoglobina normale è generalmente compreso fra 13,5 e 17,5 grammi (g) di emoglobina per decilitro (dL) di sangue per gli uomini, e da 12,0 a 15,5 g / dL per le donne. Nei bambini i livelli normali variano a seconda dell’età e del sesso.
  • Livello di Ferritina: Questa proteina permette al corpo di immagazzinare il ferro. Un basso livello di ferritina di solito indica un basso livello di ferro immagazzinato.

Test diagnostici aggiuntivi:

Talvolta il medico può ordinare test aggiuntivi per identificare una causa sottostante. Alcuni dei test aggiuntivi sono:

  • Endoscopia: per escludere sanguinamenti dovuti ad ernia iatale o ulcera;
  • Colonscopia: per escludere emorragie intestinali;
  • Ecografia pelvica: per escludere la presenza di fibromi uterini nelle donne con eccessivo sanguinamento mestruale.

Cure e prevenzione dell’Anemia Sideropenica

Qualora sospettiate di essere affetti da anemia, il nostro consiglio è quello di rivolgervi immediatamente al vostro medico: come già specificato, è fondamentale risalire alla causa primaria che provoca la carenza di ferro.
Una volta identificata tale causa, sarà il medico stesso a suggerire il trattamento migliore. Nei casi di anemia non dovuta a particolari cause sottostanti, è sufficiente controllare l’alimentazione assumendo cibi ad alto contenuto di ferro ed eventualmente fare uso di integratori.

Alimentazione consigliata: ecco cosa mangiare

È possibile ridurre il rischio di anemia sideropenica correggendo le proprie abitudini alimentari e assumendo cibi ricchi di ferro, fra cui:

  • Carni rosse, maiale e pollame
  • Frutti di mare
  • fagioli
  • Verdure a foglia verde scuro, come gli spinaci
  • Frutta secca, come uva passa e albicocche
  • Cereali, pane e pasta fortificati con ferro
  • Piselli

E’ consigliata inoltre l’assunzione di alimenti ricchi di Vitamina C, la quale favorisce l’assorbimento del ferro da parte del’organismo. Fra questi segnaliamo:

  • broccoli
  • Pompelmo
  • Kiwi
  • Verdure a foglia verde
  • meloni
  • Arance
  • Peperoni
  • Fragole
  • mandarini
  • Pomodori

Trattamenti e integratori

Gli integratori possono aiutare a ripristinare i livelli di ferro nel corpo, a condizione che vengano assunti nelle modalità e nelle quantità suggerite dal medico. Generalmente il ciclo di assunzione dura da poche settimane a svariati mesi. La maggior parte degli integratori non ha gravi effetti collaterali, in rari casi possono causare stitichezza o feci di colore scuro.

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